martedì 20 gennaio 2009

TRANS-AGE

Nella mia ricerca sui valori dell'altra età, mi sono imbattuta in un articolo di Giovanna Cosenza, "La donna Trans-Age". Ho trovato lo scritto molto interessante ma, la cosa che qui vorrei sottolineare è proprio il concetto di Trans-Age che viene così descritto: " vuol dire frequentare, per amicizia o amore, donne e uomini di tutte le età, culture e appartenenze; vuol dire innamorarsi di persone più giovani o più vecchie, indifferentemente e in momenti diversi della vita; vuol dire essere affascinati da una bellezza adolescente, come da quella di un volto segnato; vuol dire non chiedere immediatamente “Quanti anni hai?" a chi si è appena incontrato, perché sono altre le cose che contano; vuol dire scordare persino l’età che abbiamo, a furia di non farci caso. Insomma, pensare Trans-Age vuol dire pensare che l’anagrafe non sia pertinente nei processi di identificazione sociale degli individui, che cioè non vada né valorizzata né svalorizzata, ma semplicemente non tematizzata, perché nelle persone contano di più la storia che hanno, le cose che pensano e fanno, ma soprattutto ciò che di volta in volta sono loro a decidere che conti. Al contrario, condannare donne e uomini alla loro età anagrafica, con i relativi stereotipi e pregiudizi, equivale a condannarle al loro sesso biologico o alla loro provenienza geografica, quando invece età, genere e provenienza sono costrutti culturali che ciascuno deve poter negoziare come meglio crede e desidera." ( tratto da www.ocula.it)
Come mi sento Trans-Age!

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